Oggi noi di Evolvo Group, insieme a ProntoClinica, vogliamo parlarti in qualità di imprenditore. Perché, al di là della scienza, della deontologia e della reputazione che hai impiegato anni a costruirti, sei prima di tutto un professionista del tuo settore, ed è giusto che i tuoi nuovi pazienti ti conoscano al di là del semplice passaparola.
Il mercato online della salute e del benessere vale 721 milioni di euro l’anno, con un incremento del 23% ogni anno (rapporto annuale Casaleggio Associati 2019).
Con la pandemia il margine di crescita aggiornato al 2021 sarà in prospettiva molto elevato.
Chi non ha subito gravi perdite durante il lockdown è stato proprio chi era già attrezzato con strumenti digitali ed una piattaforma e-commerce, oppure chi si è velocemente aggiornato in tal senso.
Sei sicuramente un imprenditore che vuole aggredire questa fetta di mercato, pertanto, se non l’hai già fatto, dovrai necessariamente digitalizzare la tua impresa e le soluzioni a tua disposizione sono due:
Nel primo caso, la creazione di un e-commerce per la propria attività costa diverse migliaia euro, somma alla quale vanno aggiunti i costi di gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria (manutenzione mensile, risoluzione di bug e problemi tecnici ecc.).
Fatta questa spesa lo scoglio è superato? Assolutamente NO.
Un e-commerce online che non viene pubblicizzato è come un negozio in una via di periferia senza alcun passaggio = fallimento assicurato.
I costi per la gestione di campagne pubblicitarie di successo anche in questo caso ammontano a migliaia di euro l’anno, senza contare gli investimenti per le pubblicità a pagamento (Google e Social Media).
Risulta chiaro quindi che affidare ad un’azienda tutto il rischio in cambio della cessione di una piccola commissione sia la strategia più vantaggiosa!
Noi di Evolvo Group, siamo sempre alla ricerca costante di partner affidabili, che possano aiutarti a far crescere costantemente il Tuo Business anche e soprattutto in questo periodo impegnativo!
Per saperne di più o per ricevere l’offerta dedicata contattaci ad uno dei seguenti recapiti:
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Quella che vi riportiamo di seguito è una delle tante storie che in epoca di pandemia rischiano di diventare pericolosi precedenti che possono andare ad influire sulla carriera professionale di molti: nella fattispecie, fotografa perfettamente i nuovi rischi che incombono sulla categoria dei biologi e sui laboratori di analisi.
Qualche giorno fa una nota squadra di calcio, in vista della partita di Coppa, sottopone i propri giocatori a test COVID per accertarne la negatività in un Laboratorio fiduciario della Federazione. Al termine dei test viene data la negatività di tutta la rosa.
E fin qui tutto bene!!!
Nel giro di qualche ora, in base a una nuova valutazione dei risultati, uno dei giocatori è stato considerato “debolmente positivo”: tale risultato, successivamente confermato con un test aggiuntivo, ha portato all’immediato isolamento ed esclusione dalla lista dei convocati del giocatore.
A questo punto la Società organizza una propria “sessione anti COVID” presso il proprio laboratorio di fiducia.
E qui iniziano i problemi!!!
I risultati dati dal secondo Laboratorio danno esito NEGATIVO.
Chi ha sbagliato cosa?
E’ una questione di carica virale?
…di sensibilità del test?
…della sua specificità?
Errore umano?
Scambio di campione?
Sono tante le domande che si affollano nella mente dei Dirigenti della Società che, in seguito a questa vicenda, si trovano con un convocato in meno che avrebbe o non avrebbe potuto fare la differenza ma che certamente è dovuto restare a casa!!! E questo, agli occhi della blasonata società di calcio, potrebbe apparire come un danno da vedere risarcito.
È evidente quindi che Biologi e Laboratori di Analisi debbano tenere in debita considerazione, ora come non mai, dei fattori collaterali diversi rispetto a quelli puramente tecnico – clinico – sanitari che entrano prepotentemente in gioco quando a questi ultimi si legano i profitti e gli interessi economici di aziende, imprenditori e lavoratori che potrebbero vedersi danneggiati dall’operato di queste importanti strutture sanitarie.
Ma come garantirsi una serena attività professionale e nel contempo tutelare il privato?
Oltre a mettere in atto tutte le procedure che comprovino l’assoluta qualità dei processi all’interno della struttura che nel contempo certifichino quanto fatto dai vari operatori, uno strumento di tutela fondamentale è dotarsi di una corretta copertura assicurativa, con particolare attenzione verso la tutela legale, che possa farsi carico di eventuali contenziosi laddove i costi di difesa contro eventuali richieste di risarcimento danni potrebbero essere molto elevati.
Nel contempo, individuare e valutare i fattori di rischio che espongono a possibili azioni risarcitorie, avviando un percorso virtuoso che preveda una metodologia mirata al loro contenimento.