L’emergenza sanitaria degli ultimi due anni ha evidenziato alcune criticità e l’esigenza di rafforzare i sistemi sanitari attraverso un nuovo modello di medicina preventiva. Allo stesso tempo una serie di fattori, tra cui il mutamento demografico, l’invecchiamento della popolazione e il numero crescente di patologie croniche o cronicizzate, rendono necessario un profondo cambiamento nell’approccio alla diagnostica e all’assistenza. La telemedicina, in particolare, offre sia al medico professionista che alle strutture sanitari un‘ampia un’informazione scientifica. Tra le soluzioni più innovative c’è “Remote Salus Professional”, il sistema integrato per il monitoraggio da remoto del paziente.
“È un brand di prodotto creato da Noi ed Healthia, start up innovativa che opera nella gestione del dato medico-sanitario – spiega Antonio Castrucci, titolare di Evolvo Group, da più di venti anni al servizio di strutture sanitarie e di medici – Nasce dall’incontro delle esigenze di clienti del mondo della salute che vogliono innovare, digitalizzare e migliorare l’assistenza sanitaria. Con ‘Remote Salus Professional, puntiamo al rafforzamento strutturale del sistema salute a cui fa riferimento il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza“.
I servizi sono raggruppabili a seconda del settore medico: telepatologia, tele radiologia, telecardiologia, teleneurologia, teledermatologia, teleconsulto. Permettono di avere con efficienza e rapidità il profilo completo del paziente, con gli accertamenti che ha già svolto. “I dati del paziente sono gestiti con il massimo livello di sicurezza possibile – sottolinea Antonio Castrucci – e nel pieno rispetto della privacy. È un aspetto da non sottovalutare quando si riversano online informazioni sanitarie così personali. Spesso, purtroppo, alcune consulenze sono fatte tramite piattaforme generiche e non certo su rete dedicata”.
La telemedicina si profila uno strumento di alto livello e un modello assistenziale focalizzato sulla persona, in grado di aiutare gli enti di ricerca scientifica ad elaborare analisi epidemiologiche tramite consulenze mirate all’individuazione della soluzione che più si adatti alle proprie esigenze. Allo stesso tempo supporta le istituzioni private e pubbliche con un occhio alla cosiddetta spending review. “Con ‘Remote Salus Professional’ si rafforza il rapporto medico-paziente, che può essere seguito in modo costante. I medici riescono a prendere in carico e gestire numerosi pazienti contemporaneamente. Allo stesso tempo si possono gestire gli alerts dei dati a rischio e fornire assistenza in numerose specialità cliniche, affinchè le persone risolvano i loro bisogni sanitari primari, acuti, cronici o complessi”.
La convergenza delle tecnologie digitali e genomiche con i campi della salute e dell’assistenza sanitaria aiuta a migliorare la qualità della vita e la società nel suo complesso. L’aiuto nella diagnosi fornito dall’ intelligenza artificiale ha l’importante compito di offrire nuove soluzioni e prospettive per una sanità sempre più efficiente e vicina alle persone.
“Ci tengo a precisare che la telemedicina non sostituisce la medicina tradizionale. Piuttosto la affianca e la integra con nuovi canali di comunicazione e tecnologie innovative, insieme e con l’ausilio di assistenza domiciliare. L’obiettivo è migliorare l’assistenza sanitaria di territorio e aiutare i cittadini ad accedere ed ottenere le migliori cure possibili. La telemedicina di Remote Salus Professional può essere considerata una delle componenti chiave per il miglioramento della salute dei cittadini”, conclude Antonio Castrucci.
Fonte: Ansa.it